Sembrava un fenomeno ormai passato, invece le truffe telefoniche sono purtroppo ancora molto attuali e frequenti. Se non si presta attenzione a telefonate o squilli ricevuti da numeri che non conosciamo, soprattutto stranieri, si rischia di cadere nella trappola del Wangiri.
Il Wangiri è la truffa telefonica più diffusa al mondo, ma anche abbastanza datata. In cosa consiste? Si riceve uno squillo sul proprio numero di telefono, generalmente da un numero con prefisso estero. Se si cade nella trappola e, presi dalla curiosità, si va a richiamare quel numero, viene scalato a nostra insaputa del credito dal nostro conto telefonico.
Nel 2022, a livello mondiale, tra Wangiri e altri BOT che effettuano in automatico telefonate truffaldine, sono state registrate 85 miliardi di telefonate strane sul cellulare degli utenti.
Il costo delle truffe al telefono si aggira intorno a 1,50 euro, che vengono scalati dal conto ogni 10 secondi che si resta in linea. In alcuni casi si attivano dei veri e propri abbonamenti che scalano credito periodicamente.
Per evitare le frodi telefoniche è utile conoscere innanzitutto i prefissi esteri usati nella maggior parte dei casi:
- Moldavia (+373)
- Kosovo (+383)
- Tunisia (+216)
A meno che non abbiamo parenti residenti all’estero, stiamo molto attenti quando riceviamo uno squillo o una telefonata da un numero con uno di questi prefissi.
La prima indicazione è quella di non richiamare il numero sconosciuto di questo tipo, perché si tratta molto probabilmente di una truffa telefonica.
Un altro modo per evitare le truffe consiste nel bloccare le telefonate in ingresso dall’estero. Bloccare solo il numero non serve ad evitare le truffe sui cellulari in quanto i numeri utilizzati dai truffatori cambiano sempre, mentre il prefisso resta. Quindi meglio il blocco totale.
Ci sono anche delle app utili per individuare le truffe telefoniche come Truecaller. È un’app basata su una blacklist che blocca le chiamate in entrata dall’estero dei numeri presenti, appunto, nella lista nera.