Carta fedeltà: serve davvero?

Più le usi, più accumuli sconti e regali, ma è tutto vero? 

Una volta c’era la “raccolta punti”, oggi ci troviamo davanti a raffinati sistemi in  cui l’accumulo dei punti avviene in formato elettronico e alla scadenza si ha diritto ad un premio o a sconti fedeltà.

Con questo sistema l’azienda è in grado di fare un quadro dettagliatissimo delle abitudini di consumo dei propri clienti: dai prodotti che scelgono agli orari di acquisto, la zona e il metodo di pagamento, etc. Così facendo quando il consumatore và a fare gli acquisti trova sempre tutti i prodotti di cui ha bisogno e si sente realizzato.

A questo si aggiunge la componente ludica: è fondamentale fare sentire il cliente parte della comunità della particolare fidelity card.

Attenti alla privacy: quando si compila il questionario per ottenere la tessera fedeltà ci sono tre caselle da barrare: con la prima si acconsente a fornire i dati anagrafici per ricevere la carta, con la seconda si accetta di ricevere le offerte promozionali e con la terza si permette che le proprie abitudini siano registrate per le ricerche di mercato. State attenti soltanto la prima è obbligatoria

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