Facciamo luce sul darkweb – prima parte

Tulle le informazioni presenti sulla rete si possono dividere in 3 categorie: 

Il surface web, ovvero la parte di internet indicizzabile dai principali motori di ricerca

Il deep web, ovvero la parte di internet non indicizzabile dai principali motori di ricerca, una quantità sterminata e in crescita costante di database custom, protocolli protetti dai ficcanaso che veicolano dati aziendali. 

Il Darkweb è la parte della rete internet non indicizzabile in alcun modo dai motori di ricerca (neanche da google) che contiene qualsiasi tipo di informazione, legale ed illegale. Esso è formata da un insieme di tante reti denominate Darknet.

Una darknet viene generalmente classificata come overlay network, vale a dire una rete di computer sovrapposta all’infrastruttura tradizionale di Internet ,allo stesso modo in cui Internet è stata originariamente implementata come una rete digitale sovrapposta all’infrastruttura fisica della rete telefonica analogica.

L’accesso a una darknet ha ben poco di “misterioso”, visto che richiede semplicemente l’utilizzo di un client o una configurazione di rete in grado di aprire quella porta altrimenti non accessibile per mezzo di un comune browser.

Tor, I2P e Freenet, ovvero tre delle più popolari darknet attivamente frequentate nella Internet moderna, tecnologie sviluppate secondo criteri diversi ma nate tutte dallo stesso presupposto: fare in modo che il tracciamento delle nostre attività telematiche diventi estremamente difficile se non addirittura impossibile.

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