Partendo dalla considerazione che, secondo quanto descritto dal GDPR all’art. 4, il numero di cellulare rientri nella tipologia dei dati comuni e seppur meno rilevanti rispetto ai dati sensibili, i dati comuni sono sempre soggetti ai limiti di divulgazione secondo l’attuale formulazione dell’art 167 modificato dal d.lgs. 101/2018 (serve la liberatoria per iscritto).
Allora se all’interno di una chat collettiva basata sul riconoscimento tramite numero di telefono (p.e. wathsapp), si inseriscono persone che non si conoscono fra loro e che non dispongono dell’altrui contatto, l’inserimento del numero senza l’autorizzazione rappresenta sempre una violazione e, quindi, un trattamento illecito di dati personali.
Quindi prima di fare un gruppo di discussione, basata sul riconoscimento tramite numero di telefono, bisogna fare attenzione a non trasformare una goliardica e simpatica chat di gruppo a una violazione della privacy e della riservatezza di qualcuno.
Per quanto sopra illustrato si consiglia alle istituzioni scolastiche l’utilizzo di chat basate non sul numero di telefono personale, ma su altri dati forniti dall’istituto. Una soluzione potrebbe essere l’applicativo google chat, il cui utilizzo è possibile da qualsiasi dispositivo (pc, tablet, telefono cellulare) ed è basato sul riconoscimento dell’utente con la mail interna all’istituzione (….@tuoistituto.edu.it). Con questo strumento sarà possibile realizzare chat tra tutti i docenti, tra il personale di segreteria, tra alunni di una classe, tra docenti di un consiglio di classe,etc.
A seguire vengono indicate alcune buone abitudini da utilizzare all’interno di una chat:
- Usare la chat come una bacheca virtuale. Pubblicando solo avvisi ed informazioni che riguardano l’argomento della chat. Preferibilmente in orari “da ufficio”, evitando quindi ore serali o notturne.
- La chat non deve essere utilizzata come chat privata, parlando di argomenti personali.
- Evitare pettegolezzi. Ma anche evitare messaggi inopportuni e argomenti fuori focus.
- Non esprimere giudizi e commenti sugli altri partecipanti alla chat.
- Non escludere nessuno dal gruppo e rispettare chi non ne vuole fare parte.
- Scegliere un moderatore, che abbia la funzione di mitigare gli episodi di conflitto e le incomprensioni.
- Quando si è inseriti nella chat, potrebbe essere buona norma, la prima volta che si interviene, presentarsi con il proprio nome e indicando la propria qualifica.
- Nel caso in cui le polemiche o le incomprensione non trovino soluzione, deve essere raccomandata la necessità di un incontro di persona.
- Se usiamo la chat come luogo in cui scriviamo di tutto, questa tenderà a diventare un luogo di spam, in cui si perderanno i messaggi utili e importanti. Gli iscritti saranno portati a silenziare le notifiche non leggendo più ciò che di importante verrà scritto. A questo proposito, anche i messaggi di ringraziamento, per quanto sempre graditi, dovrebbero essere molto limitati o mandati direttamente.
- Cercare il confronto con moderatori, rappresentanti di altre classi, o di altre scuole. Per valutare soluzioni e direzioni da intraprendere di fronte ad un problema condiviso.
- Essere collaborativi e costruttivi. Tutti lavorano per il bene comune.