La “selfiete”, ovvero “la propensione a scattarsi ogni giorno molti selfie“, è stata definita una vera e propria ossessione, da curare quindi come ogni altro disturbo mentale.
Le persone che fanno i selfie , lo fanno per migliorare il loro umore, attirare l’attenzione su sé stessi, aumentare la loro autostima e connettersi con il loro ambiente. In genere coloro che soffrono di questa condizione, dimostrano mancanza di fiducia in loro stessi e cercano quindi di adattarsi a chi li circonda, mostrando sintomi simili ad altri comportamenti potenzialmente coinvolgenti.
Secondo uno studio pubblicato sull’International Journal of Mental Health and Addiction, la selfiete ha 3 sottocategorie: cronica, acuta o borderline.
Può definirsi un disturbo cronico se ci si ritrova a farsi foto e postarle online più di 6 volte al giorno, invece è borderline chi lo fa almeno 3 volte al giorno, soffre di “selfiete acuta” l’utente web che supera queste soglie, pubblicando online effettivamente ogni selfie scattato.