Le sigarette elettroniche possono essere un’alternativa meno dannosa rispetto a quelle al tabacco. Ma non sono innocue.
E’ la nuova moda.. dilaga ovunque.
per indicare la nuova tendenza, è stato persino inventato un verbo: “svapare”.
Ovvero: inspirare ed espirare il vapore della sigaretta elettronica, nuovo oggetto del desiderio
di chi è stanco del solito fumo, o vuole provare a smettere. Del resto, già alla prima boccata, le nuove sigarette mostrano parecchi vantaggi rispetto a quelle tradizionali: non puzzano, non lasciano cenere, né mozziconi, possono essere usate anche dove la legge attuale impedisce di fumare (ma Trenitalia, Alitalia e alcuni uffici pubblici le vietano) e permettono di scegliere tra decine di aromi. Se si vuole, si può persino fumare senza nicotina ma solo il 3% degli utilizzatori lo fa. Oppure se ne può ridurre progressivamente il contenuto, per cercare di svin colarsi dalla dipendenza da questa sostanza, pur mantenendo la gestualità alla quale i fumatori sono tanto affezionati.
A Natale, il kit dello starter (la sigaretta, il caricatore usb e una boccetta di liquido) è stato gettonatissimo. C’è persino chi lo ha regalato ai figli, nella convinzione che il fumo elettronico non faccia male. In realtà, le grandi organizzazioni mediche frenano gli entusiasmi. L’’Oms ricorda che «occorrono studi per verificare la sicurezza di questi prodotti, e ricerche che valutino le dichiarazioni delle aziende, in base alle quali i sistemi che somministrano nicotina elettronicamente possono aiutare i fumatori a smettere».
In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità ha espresso un parere ufficiale: «Le sigarette elettroniche sollevano preoccupazioni per la salute pubblica e per il fatto che potrebbero
rappresentare un rischio di iniziazione a sigarette convenzionali, sostituire le sigarette nei luoghi dove è vietato il fumo o rimpiazzare trattamenti efficaci per la cessazione del fumo».
Ed è ancora più dura la European Respiratory Society, la quale ritiene che «questi prodotti pongano rischi significativi per la salute», anche legati alla possibilità che i liquidi usati contengano sostanze tossiche di vario tipo.
Negli Stati Uniti, in effetti, 5 aziende sono state richiamate dalla Fda, l’autorità che regola il settore farmaceutico, perché nelle loro sigarette elettroniche sono stati trovati composti nocivi e medicine, fra cui un anoressizzante e un farmaco contro l’impotenza.Ma il problema non riguarda solo gli illeciti: la stessa glicerina presente nei liquidi, alle temperature che si raggiungono in alcuni modelli, sviluppa acroleina, sostanza tossica per il fegato e irritante per la mucosa gastrica.