Un fenomeno in preoccupante ascesa. In un’epoca dominata dai social media e da scambi sempre più virtuali, quelle di sugar daddy e sugar baby sono etichette ormai tristemente note.
Sugar baby è una ragazza, o una giovane donna, che si fa mantenere da un uomo di una certa età in cambio di servizi (prevalentemente di natura sessuale). Gli uomini in questione, ovvero gli sugar daddies, non sono necessariamente ricchi, ma vengono definiti “generosi”. La relazione tra le parti è infatti reciprocamente vantaggiosa. L’uomo può pagare la donna in più forme, magari tramite l’acquisto di gioielli, abiti o viaggi oppure sobbarcandosi spese che quest’ultima non sarebbe in grado di sostenere autonomamente. In cambio ottiene il “privilegio” di avere accanto a sé una donna di bella presenza da esibire in contesti pubblici o, più comunemente, con la quale intrattenere rapporti fisici.
Come è semplice intuire, non mancano i rischi. Creare una falsa identità su un social e diventare una sugar baby da minorenne è un azzardo che sovente si è trasformato in realtà, con conseguenze potenzialmente fatali. Se negli anni passati ha destato scalpore divenendo di dominio pubblico il caso delle baby escort, caricare contenuti hard sul web aumenta le possibilità di diventare vittime della pedopornografia on line. L’illusione di un guadagno facile può palesarsi in rete sotto forme diverse (un esempio classico è quello delle webcam girl) e declinare in altrettante minacce: basti pensare ai tristi fatti di cronaca legati al revenge porn, che si lega a doppio filo all’invio incontrollato di video su app di messaggistica.