Tecnostress

Tecnostress è un termine coniato dallo psicologo Craig Brod sin dal 1984, che lo definì “un disagio moderno causato dall’incapacità di coabitare con le nuove tecnologie del computer”.

La nuova malattia che si chiama “tecnostress” si manifesta con sintomi quali l’ansia, l’insonnia, il mal di testa, ecc. e colpisce particolarmente gli addetti ai call center, ma anche i giornalisti e gli internauti, cioè tutti coloro che navigano in Internet o che utilizzano semplicemente le tecnologie informatiche per un numero sproporzionato di ore della giornata.

Il tecnostress scatena reazioni di insofferenza sopratutto quando le cose non vanno per il verso giusto: quando vi sono guasti improvvisi del computer che provocano una perdita di dati, oppure l’impossibilità di avviare la macchina perché si è dimenticata la password o ancora quando vi sono attese molto lunghe per il caricamento dei programmi, ecc.

Si ha così un atteggiamento non amichevole verso il computer, fino a irritarsi e a prenderlo regolarmente a parolacce.

Soprattutto negli Stati Uniti il problema del quale si argomenta è salito agli onori della cronaca. Secondo le stime più recenti, milioni di persone sono state interessate da questa sorta di “tossicodipendenza” nei confronti delle tecnologie che ha fatto emergere, in oltre il 50% dei casi, gravi forme di sconforto, evidenziate da malesseri come agitazione, problemi cervicali e insonnia.

La collocazione del computer, il mantenere una posizione comoda, l’illuminazione, l’attività corretta delle braccia e dei polsi, le abitudini di lavoro ed altre precauzioni possono senza dubbio costituire dei suggerimenti per far fronte a molti disturbi psico-fisici.

Seguiranno alcune proposte ed alcuni suggerimenti rivolti ad evitare disturbi all’apparato muscolo-scheletrico:

  • collocare il computer su una superficie piana, ad una distanza ed altezza confortevole, cioè con la posizione della tastiera che non costringa a ruotare il busto e il collo e piegare la schiena per guardare lo schermo;
  • Il corpo dovrà essere rilassato e il peso distribuito uniformemente
  • la sedia dovrà essere collocata in modo che la tastiera sia all’altezza dei gomiti
  • Con le braccia i polsi e le mani, di tanto in tanto, si dovranno fare degli esercizi per migliorare la circolazione
  • effettuare delle pause ad intervalli stabiliti

In Italia, il Decreto Legislativo 81/2008 – Allegato XXXIV stabilisce che l’impiego prolungato dei notebook (e a maggior ragione dei netbook) deve essere organizzato secondo criteri ergonomici e che i lavoratori debbano essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, con particolare attenzione ai rischi per la vista e per l’apparato muscolo-scheletrico. Il datore di lavoro deve inoltre formare e informare i dipendenti sui rischi, fornire eventuali dispositivi di supporto e concedere pause di 15 minuti ogni 120 minuti di lavoro al terminale. 

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